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Questo libro narra la storia di un progetto politico che pretendeva di cambiare, per mezzo di un ordinamento costituzionale affatto diverso da quello che i padri della Repubblica le conferirono nel 1948, la società italiana. È la storia di una contesa dipanatasi in poco più di un quindicennio, tra il 1942-43, quando Adriano Olivetti, esule in Svizzera dopo un breve periodo passato in carcere, elabora «L’ordine politico delle Comunità», e la sua prematura scomparsa nel febbraio del 1960. (dall’Introduzione di Luciano Gallino).